100 anni di fotografia
EVIL = Electronic Viewer Interchangeable Lens
Il formato micro 4/3 - Lumix G1 - WYSIWYG

EVIL vs DSLR
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Nel 2004 avevo espresso il desiderio di vedere una fotocamera a obiettivi intercambiabili che fosse digitale al 100%, e cioè con mirino elettronico anziché reflex; una mia lettera in tal senso fu pubblicata sul numero di dicembre 2004 di PC Photo la rivista dedicata al digitale del gruppo Progresso Fotografico; la risposta a quella lettera esprimeva molto scetticismo su questa idea e insomma la cosa appariva allora ancora remota; i grandi nomi della fotografia, Canon e Nikon in testa, avevano puntato su una diversa scelta, quella DSLR, la reflex digitale che ripropone la classica e collaudata reflex a pellicola con la semplice sostituzione della pellicola con il sensore CCD; tale era la celebre Canon D 300, quasi un clone della Canon EOS 300 a pellicola.

Non ero stato ovviamente l'unico a immaginare una simile innovazione: l'idea era che l'apparato reflex, specchio, pentaprisma ... era nato per offrire l'intercambiabilità degli obiettivi con un mirino TTL (che mostra la scena attraverso l'ottica stessa), ma che ora l'elettronica rendeva possibile un diverso mirino TTL quello elettronico che consente un tiraggio molto minore e quindi minor ingombro e minor peso, aprendo al tempo stesso nuove possibilità come la messa a fuoco manuale di precisione, o l'anteprima di sovra o sottoesposizioni (vedi WYSIWYG).

La principale difficoltà tecnica per un simile sistema sta nel fatto che tenere acceso a lungo il sensore CCD comporta un surriscaldamento del medesimo (e ovviamente un maggior consumo di elettricità) tanto maggiore quanto maggiore è la dimensione del sensore. Per i piccoli sensori delle fotocamere compatte questo non è un problema (*), lo è invece per i formati maggiori (APS, 4:3) usati soprattutto dalle reflex. Con il progredire della tecnologia sono arrivati sensori a consumo elettrico ridotto che rendono possibile il mirino elettronico anche su questi formati.

Alla fine questa semplice idea doveva pur trovare qualche produttore disposto a realizzarla; questo è avvenuto nell'agosto 2008, quando Olympus e Panasonic hanno presentato il micro 4:3, che è appunto un sistema di fotocamere a mirino TTL elettronico, e poi nel gennaio 2010 con il sistema NX di Samsung.

Sul nome da dare a questo nuovo sistema c'è ancora molta confusione; molti venditori continuano a elencarle tra le reflex o DSLR cosa di per sé assurda; altri usano termini infelici come bridge o hybrid (nel senso che queste fotocamere sarebbero un ponte ovvero un ibrido tra le compatte e le reflex, affermazione piuttosto discutibile); decisamente più sensato è mirrorless (senza specchio), però anche le compatte sono mirrorless; io qui preferisco l'acronimo EVIL (Electronic Viewer Interchangeable Lens = Mirino elettronico, Obiettivo intercambiabile) (*) che meglio esprime le caratteristiche di queste fotocamere.

Forse non è un caso che il primo produttore a realizzare una fotocamera EVIL, la Lumix G1, sia stato, prima ancora di Olympus, Panasonic, gigante dell'elettronica, ma relativamente nuovo nel mondo della fotografia con il marchio Lumix; come tale Panasonic non ha alle spalle affermati e prestigiosi sistemi fotografici da mantenere in vita come Nikon, Canon e la stessa Olympus, e dunque è maggiormente aperta alle innovazioni. E non è un caso che il primo formato usato sia stato il 4:3 che è un po' più piccolo (13x18 mm) dell'APS-C (circa 15x22 mm).

Nel 2010 due altri giganti dell'elettronica Samsung e Sony hanno presentato sistemi EVIL alternativi al micro 4:3 essendo basati sul formato APS-C usato dalla maggior parte delle reflex digitali:

Il 2011 doveva essere ed è stato l'anno dell'ingresso nel mondo mirrorless di due giganti della fotografia tradizionale, Nikon e Pentax:
Il 2012 è cominciato con novità importanti per il sistema EVIL ed a luglio ha poi visto l'ingresso di Canon, ultimo grande nome che mancava all'appello, nel settore mirrorless:

A tutt'oggi (febbraio 2012) le fotocamere EVIL in commercio sono: Lumix serie G e GH; Samsung serie NX, Sony NX 7, Olympus OM D. Si possono mettere tra le EVIL anche le Olympus E-P ed E-PL e le Lumix GF che hanno solo il monitor LCD ma che possono comunque montare il mirino elettronico come accessorio. Il segmento mirrorless è quello in più rapida crescita nel mercato fotografico e in Giappone è già su dimensioni paragonabili a quello reflex.

Aggiungo un'osservazione personale, che a molti suonerà eretica: mi pare che siano i giganti dell'elettronica, Panasonic, Sony e anche Samsung ad aver prodotto le fotocamere mirrorless più interessanti (Lumix G, Sony NEX) mentre i giganti della fotografia, con la citata eccezione di Olympus, sembrano incerti sul da farsi e finiscono per vedere solo la miniaturizzazione spinta trascurando altri vantaggi del mirrorless. Chissà che alla fine Panasonic e Sony non finiscano per rimpiazzare Canon e Nikon ai vertici della fotografia mondiale, un po' come nel dopoguerra fecero le stesse Nikon e Canon a spese delle tedesche Zeiss e Leica. Curiosamente sono proprio Panasonic e Sony che, per rifarsi una nobiltà fotografica, hanno acquisito i marchi Leica e Zeiss.

Comunque sia le fotocamere EVIL sono sempre più numerose; dopo alcuni anni quell'idea folle sembra proprio sul punto di decollare.



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E infatti i primi mirini elettronici sono stati installati su fotocamere compatte. X
In inglese per la verità evil vuol dire maligno, cattivo come aggettivo, male come sostantivo, prendiamolo come un "In bocca al lupo"! X
Canon da anni è leader nel mercato DSLR e fino al 2011 aveva dimostrato scarso interesse a introdurre alternative; alcune dichiarazioni di dirigenti Canon erano poi piuttosto sprezzanti, quando dicevano che a realizzare fotocamere mirrorless ed EVIL erano quelle ditte che non erano riuscite a produrre reflex di successo (come quelle Canon, sottinteso). Il lancio del sistema EOS M ha rovesciato questa posizione ed è forse la miglior prova del crescente successo del mirrorless. X