100 anni di fotografia
Il mirino TTL
mirino elettronico
-
mirino reflex
-
Mirino elettronico vs mirino reflex
Mirino reflex
Mirino elettronico
La sigla TTL nel mondo della fotografia sta per
through the lens
= attraverso l'obiettivo. Si riferisce in particolare al mirino TTL, un mirino che permette di inquadrare la scena da fotografare direttamente attraverso l'obiettivo con il quale si farà la foto. Il vantaggio del mirino TTL è di poter osservare una vera e propria anteprima della foto finale senza errori nei margini e nella parallasse.
Nella storia della fotografia sono state adottate diverse soluzioni per ottenere un mirino TTL
Il vetro smerigliato delle fotocamere da banco ottico: è la soluzione più semplice; la fotocamera è costituita da un grande soffietto sul quale è montato l'obiettivo; per fare una fotografia si monta sul piano focale una lastra sensibile, si aziona l'otturatore e la lastra viene impressionata dalla luce. Se prima di questo al posto della lastra si monta un vetro smerigliato si può osservare esattamente l'immagine che finirà sulla lastra. Questo metodo però richiede l'uso del cavalletto e non è certo adatto a foto istantanee.
Il mirino reflex
: tra l'obiettivo e il piano focale viene inserito uno specchio piano inclinato di 45º che devia l'immagine su un vetrino di messa a fuoco; questa soluzione permette di osservare la scena senza dover togliere la lastra o la pellicola. Al momento dello scatto è però necessario ribaltare lo specchio per scoprire il piano focale.
Il mirino elettronico
: sul piano focale invece della lastra o della pellicola c'è un sensore CCD; diventa allora un semplice problema di collegamenti elettrici decidere se l'immagine debba andare su un visore LCD (il mirino elettronico appunto) o sulla memoria.
Tutti i mirini TTL hanno in comune il fatto che al momento dello scatto il mirino si oscura per un momento, cosa inevitabile; delle due l'una infatti: o la luce va all'occhio del fotografo o va sul supporto di memorizzazione pellicola o lastra o scheda di memoria che sia!
Per la verità vi sono stati nella storia della fotografia tentativi di aggirare questo problema realizzando reflex a specchio semitrasparente, una soluzione mutuata dalle cineprese: lo specchio lascia passare un 50% della luce verso il piano focale e il 50% verso il mirino. L'uovo di Colombo! Ma con un inevitabile prezzo: una perdita di luminosità nell'esposizione. Il grosso vantaggio di questa soluzione sta nel fatto che non è più necessario ribaltare lo specchio prima dell'esposizione con notevole vantaggio per la velocità operativa e l'assenza delle vibrazioni dovute al movimento dello specchio.
Le fotocamere più note di questo tipo sono marchiate Canon a partire dalla storica Canon Pellix del 1965. Tutte fotocamere progettate per la fotografia motorizzata ad alta velocità; fotocamere che somigliano alle cineprese dunque: è possibile scattare foto a raffica, inquadrando al tempo stesso la scena.
Collegamenti esterni
La Canon Pellix
: pagina realizzata nell'ambito del sito malese MIR.
Il manuale originale della Canon Pellix
recuperato in rete.