100 anni di fotografia - Lumix G1 - Lumix G1 alle basse luci
Il sogno di Kubrick: Lumix G1 in interni
Lumix G1 di notte - Il formato del sensore (o pellicola) - Ob. Zuiko 50 mm 1,8

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Come detto altrove uno dei difetti più frequentemente imputati alla Lumix G1 e più in generale alle nuove fotocamere micro 4:3 è la grana (rumore) eccessiva alle alte sensibilità (800 ISO e oltre) e la mediocre resa del mirino elettronico in condizioni di illuminazione scarsa.
In questa pagina pubblico alcune foto scattate in interni illuminati con luce artificiale; in un'altra pagina foto scattate in esterni di notte.
La prima grossa occasione di fotografare in interni l'ho avuta in occasione della mia visita al Miniatur Wunderland di Amburgo il 4 ago 2009, il più grande plastico ferroviario, e non solo ferroviario, del mondo; avevo con me la Lumix G1 ed ero un po' preoccupato; con questo problema degli alti ISO, sarei riuscito a ricavare foto accettabili all'interno di un museo illuminato solo artificialmente?
In realtà i risultati furono molto superiori alle aspettative; su un'ottantina di foto scattate ben poche finirono nel cestino. Merito della buona illuminazione (lampade al neon al soffitto) che permetteva di scattare a 400 ISO e in alcune occasioni anche a 200-250 ISO. Qui accanto pubblico due foto, la prima scattata a 400 ISO, la seconda a 800 ISO; di ogni foto ci sono 4 versioni: fotogramma intero scalato a 640x400; piccolo dettaglio del fotogramma sempre 640x400 e le stesse con piccolo ritocco a livello di curva luce e maschera di contrasto.
Qualche altro test lo ho realizzato a casa provando a fotografare una locomotiva Märklin HO senza flash alla luce artificiale di normali lampade domestiche; al soffitto una lampada eco da 11 W; la locomotiva sul pavimento; in queste condizioni ho fotografato a 3200 ISO in modo P; il mirino dà un'immagine discreta, l'autofocus funziona e ottengo una foto appena accettabile; la grana è vistosa e le scritte sulla loco indecifrabili.
Basta però accendere un paio di faretti da 40 W a 2 m di distanza perché la Lumix in modo iA torni sui 400 ISO e dia foto discrete; il mirino elettronico dà un'immagine un po' granulosa ma buona, e l'autofocus funziona regolarmente. Ho anche provato a ripetere la foto in modo P, impostando manualmente ISO 800 e ISO 3200. Il rumore diventa più evidente soprattutto a 3200 ISO, ma nella foto d'insieme si nota appena ed il risultato è ancora accettabile. Ai tempi della pellicola un risultato del genere era impensabile.
Soluzione ancora migliore, seguendo Kubrick, quella di usare obiettivi ad alta luminosità; obiettivi del genere nel formato 4:3 esistono ma hanno costi elevati (p.es. Zuiko ED 50 mm f 2.0 sui 400 €); io ho provato a usare il vecchio e glorioso obiettivo normale Olympus, lo Zuiko 50 mm f 1,8; i risultati sono decisamente migliori dei precedenti; il mirino dà immagini ottime e scattando a 2,8 o 4 si ottengono foto di buona qualità.
In definitiva questo problema delle basse luminosità mi pare leggermente esagerato; vent'anni fa con la OM 1 e la pellicola non mi sarei nemmeno sognato di fotografare in queste condizioni di luce; per mettere in reale difficoltà il mirino elettronico ci vogliono ambienti ampi e poco illuminati soprattutto se con soggetti in movimento (p.es. eventi sportivi indoor); solo in questi casi particolari una reflex di alto livello se la dovrebbe cavare meglio (ma quanto meglio?). E questo è vero oggi (2009) tra qualche anno ... vedremo.
Inutile ricordare che in occasioni del genere un flash esterno è sufficiente a eliminare ogni problema di grana o rumore. Ma naturalmente non era quello il sogno di Kubrick ...


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