100 anni di fotografia
Deformazioni geometriche e software
Fotocamere EVIL - Il formato micro 4/3 - Lumix G1

Gli obiettivi fotografici sono soggetti a deformazioni geometriche, nel senso che l'aspetto geometrico di un oggetto in una fotografia non corrisponde a quello dell'oggetto reale o per lo meno alla nostra percezione visiva di quell'oggetto.
Le deformazioni pù comuni sono le seguenti tre:
Per correggere queste deformazioni fino a qualche anno fa non c'era altra possibilità che quella di progettare ottiche complesse e costose con molte lenti che fossero in grado di eliminare questi difetti; in particolare per correggere le linee cadenti esistono obiettivi a ottica basculabile che permettono di correggere a vista il difetto spostando l'obiettivo rispetto alla camera.

Con l'avvento della fotografia digitale è diventato possibile correggere questi difetti anche via software; i programmi di fotoritocco come Adobe Photoshop e GIMP hanno strumenti specifici per correggere le linee cadenti.
Questa soluzione appariva fino ad ora come un rimedio non proprio ideale, richiedendo un intervento in post-produzione che richiede un supplemento di tempo per arrivare all'immagine desiderata.
Con le nuove fotocamere EVIL, nate nel 2008 con il formato micro 4:3, è nata una nuova possibilità: quella di correggere queste deformazioni al momento dello scatto. Così un'ottica che deforma a cuscinetto viene corretta dal software incluso nella fotocamera. Nella Lumix G1, la prima di queste fotocamere, c'è già questa correzione, che risulta invisibile al fotografo. Tanto è vero che quando ho preso per la prima volta in mano ho apprezzato molto il fatto che l'obiettivo anche alla focale più corta (14 mm) non deformasse a barilotto l'immagine come invece avveniva con l'analogo obiettivo Zuiko 14-45 montato sulle Olympus E-300 ed E-330. In seguito ho scoperto che questo miglioramento era stato ottenuto via software; quell'obiettivo Lumix se venisse montato su un'altra fotocamera darebbe immagini deformate!
Questa correzione software dei difetti di un obiettivo può lasciare sulle prime perplessi ed apparire come un trucco. In effetti per altri difetti le correzioni software sono un mediocre rimedio: per esempio il cosiddetto zoom digitale consiste nel ritagliare un rettangolo dal fotogramma, e la risoluzione che si ottiene è ovviamente scadente rispetto a un vero zoom ottico. Nessuno zoom digitale potrà mai mostrare più dettagli di quelli che sono sul fotogramma ritagliato!
Ma per le deformazioni geometriche gli algoritmi di correzione sono ormai talmente raffinati da non comportare perdite apprezzabili di qualità. E questo apre prospettive di grande interesse: non sarà più necessario procurarsi costosi obiettivi shift per correggere le linee cadenti; qualunque obiettivo montato su una fotocamere che abbia lo strumento di correzione trapezoidale potrà funzionare come un obiettivo shift; e lo stesso dicasi per le altre deformazioni geometriche.




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La foto del logo rappresenta le fotocamere del nonno una Gaumont tascabile a lastre 4,5x6 con obiettivo Zeiss Protar del 1905 circa, e una Kodak a soffietto del 1930 circa accanto alle mie Olympus OMD10 e OMD5 II del 2015-17, 110 anni di fotografia.