Il sistema Olympus OM nacque all'inizio degli anni '70 con la OM-1, una fotocamera reflex semiautomatica molto compatta rispetto alle Nikon e Canon dell'epoca e dal prezzo abbordabile tanto da essere definita la "Nikon dei poveri". In realtà questa definizione era molto riduttiva, tanto è vero che le fotocamere OM furono adottate anche da molti professionisti.
Dopo aver introdotto molte fotocamere della serie OM, dall'automatica OM2, alle economiche OM-10, OM-20 e OM-40, e
alle costosissime OM-3 e OM-4, Olympus abbandonò il sistema OM negli anni '90, per concentrarsi sul digitale.
Una decisione molto criticata e sofferta per i possessori di sistemi OM. Solo nel 2003 Olympus è tornata
nel mondo reflex con la presentazione del sistema E (E-System) che adotta il nuovo sensore 4:3 di Kodak, prima con la fotocamera E-1 e a fine 2004 con la più economica E-300 seguita poi da moltissimi altri modelli.
Purtroppo, a differenza di Canon e Nikon che hanno mantenuto nelle reflex digitali lo stesso innesto dei loro sistemi
analogici, Olympus ha optato per un innesto nuovo dal tiraggio più breve dell'innesto OM. Le vecchie ottiche OM
non possono quindi essere montate direttamente sul sistema E.
A questa mancanza si rimediò presto con la realizzazione di un anello adattatore, cosa perfettamente possibile grazie al tiraggio più breve dell'E-System. Olympus ha finito per adottare l'anello adattatore
visibile nell'immagine qui sopra, ma non ha mai fatto nulla per pubblicizzarlo. Ufficialmente il motivo è che la resa dei vecchi obiettivi OM sul digitale sarebbe modesta, ma verosimilmente c'è anche l'intento di non pregiudicare la vendita dei nuovi costosissimi obiettivi Zuiko Digital.
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